Il pesce è sicuramente uno di quegli alimenti poco graditi dai bambini sia all’odore che al gusto e spesso, un lato ancora più negativo, è attribuito a quei tipi di pesce che presentano le lische.
Per questo motivo, si consiglia di introdurre il pesce il prima possibile nell’alimentazione del bambino, addirittura appena terminato lo svezzamento, evitando che questo alimento risulti poi totalmente sgradito man mano che il bambino cresce.
Pertanto a livello casalingo ma anche nelle mense scolastiche l’obiettivo è cercare di preparare dei piatti allo scopo di “camuffare” la reale essenza del pesce come delle polpette, dei bastoncini panati, dei filetti privi di lische e usando anche spezie e limone per nasconderne l’odore forte.
Il consumo di pesce è consigliato almeno 3-4 volte a settimana. La porzione standard riportata nelle tabelle LARN è di 150 gr tuttavia per un bambino delle elementari possono andare bene anche 50-60 grammi di pesce, pesato a crudo, escluse le lische.
Proprietà nutrizionali:
La presenza del pesce nella dieta del bambino non è da sottovalutare in quanto è un alimento ricco di proteine ad alto valore biologico paragonabili a quelle presenti nella carne ed è spesso molto più leggero e digeribile.
Tuttavia il principio nutritivo più importante che possiamo ritrovare nella maggior parte dei pesci è l’Omega 3: un acido grasso polinsaturo che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e dunque dobbiamo necessariamente assumerlo attraverso la dieta.
L’omega 3 è associato al benessere e allo sviluppo del sistema nervoso, della retina, oltre a prevenire l’insorgenza di eventuali malattie infiammatorie e allergie.
Il pesce inoltre non manca di alcuni micronutrienti come il fosforo che ottimizza l’assimilazione di calcio nelle ossa, lo iodio che permette il corretto e regolare funzionamento della tiroide, vitamine A ed E con proprietà antiossidanti e vitamina D, anch’essa impegnata nel favorire l’assorbimento di calcio.
Che tipologia di pesce scegliere?
Nella scelta del pesce da introdurre nella dieta dei bambini dovremmo preferire quelli di media dimensione , evitando quelli di grandi dimensioni perché risultano maggiormente inquinati; dovremmo inoltre preferire pesci che vivono a profondità intermedia, evitando sia quelli che vivono in superficie su cui di depositano gli inquinanti come gli idrocarburi, sia quelli che vivono in profondità e su cui si depositano metalli pesanti e altri inquinanti.
Il pesce congelato o surgelato non è da evitare perché per quanto riguarda il valore nutrizionale non ci sono grandi differenze con quello fresco.
Il pesce in scatola è invece da evitare perché potrebbe avere una percentuale di nichel tale da causare allergie oltre al fatto che per favorirne la lunga conservazione viene arricchito di sale.
Pesci consigliati:
– Merluzzo, Nasello,Sgombro piccolo: ricchi di omega 3
– Sogliola, Platessa
– Pesci azzurri: Acciughe, Alici, Sardine(attenzione alle lische)
– Aguglio, Suro , Spatola (più rari)
– Orata e Spigola (media taglia)
– Salmone e Trota: vanno bene se non sono di allevamento e sono di piccola taglia.
Pesci sconsigliati:
– Trote salmonate che spesso vengono “salmonate” con una pastura che contiene un colorante dannoso per l’uomo
– Tonno e Pesce spada (pesci grandi quindi maggiormente inquinati)
– Cernia
– Bastoncini di pesce: da evitare per la panatura industriale esterna
Come rendere il pesce più gradito ai bambini:
– inserendolo in polpette;
– cucinandolo al forno con una panatura fatta in casa in modo da creare dei bastoncini o delle crocchette;
– cucinandolo “alla pizzaiola” o “all’acqua pazza”;
– aggiungendolo alla pasta o al riso sotto forma di crema, creando così dei piatti unici;
– creando involtini di pesce ripieni di verdure.