Categoria: Dizionario del Nutrizionista

Che cos’è la dismorfofobia?

La dismorfofobia, o disturbo da dismorfismo corporeo, è un disturbo dell’immagine corporea che porta a sviluppare pensieri ricorrenti di inadeguatezza e insoddisfazione nei confronti di una o più parti del proprio corpo. Chi ne soffre, vede imperfezioni che agli occhi degli altri sono inesistenti, o le percepisce in modo esagerato, tentando di mascherarle e correggerle, con una dieta ferrea, un’attività fisica sfrenata o addirittura ricorrendo alla chirurgia estetica. È caratterizzata da continui e ossessivi check fisici allo specchio, con una focalizzazione morbosa su quei “difetti” percepiti come inaccettabili, ovviamente enfatizzati dalla loro continua osservazione, dalla richiesta di pareri e conferme altrui, dal continuo e frustrante confronto con i corpi degli altri. Le conseguenze di tale disturbo possono essere lo sviluppo di ansia e sintomi depressivi, di un disturbo del comportamento alimentare, l’isolamento sociale. Sono particolarmente a rischio di sviluppare la dismorfofobia persone con bassi livelli di autostima e adolescenti, sempre

Gaucher – malattia di Gaucher

Disturbo da carenza enzimatica più comune tra le circa 50 malattie da accumulo lisosomiale di natura ereditaria, dovuta alla carenza dell’enzima glucocerebrosidasi, un’idrolasi lisosomiale coinvolta nella degradazione degli glicosfingolipidi. La malattia di Gaucher si presenta in genere nell’età infantile con manifestazioni quali, ecchimosi e tendenza allo sviluppo di emorragie, spossatezza, dolore alle ossa o, più frequentemente, una combinazione di questi sintomi.

Ferritina

La ferritina è una proteina globulare che si trova principalmente nel fegato, midollo, milza e tessuto osseo, si tratta della principale proteina coinvolta nell’immagazzinamento del ferro. Un valore alto di questo può essere dato da malattie infettive, infiammazioni abuso di alcool, necrosi o da associare ad alimentazione ricca di ferro eccessivo consumo di carni rosse.

Zeismo

tutte le malattie che insorgono a causa di un’alimentazione in cui prevale il granoturco, come la pellagra

Varici esofagee

vene patologicamente dilatate, localizzate subito sotto lo strato mucoso dell’esofago distale o dello stomaco prossimale

Talassemie

gruppo di anemie ereditarie, caratterizzate da un difetto quantitativo nella sintesi dell’emoglobina

Stitichezza o stipsi

disturbo caratterizzato da un’emissione scarsa o infrequente di feci, con un ritardo superiore ai tre giorni nella emissione di feci

Stenosi pilorica

la muscolatura che circonda la parte inferiore dello stomaco è ipertrofica (quindi è sviluppata in maniera eccessiva) e provoca un’ostruzione meccanica dello sfintere pilorico; questo ispessimento delle pareti gastriche ostacola il normale fluire del cibo all’interno del proprio lume, provocandone un’importante distensione

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