Skip to content

Dimagrire davvero: perché la bilancia può ingannare

Quando si parla di dimagrimento, spesso si pensa semplicemente alla perdita di peso. Ma è davvero così? In realtà, dimagrire non significa solo vedere un numero più basso sulla bilancia, e credere il contrario è uno degli errori più comuni che si commettono quando si inizia un percorso alimentare.

Dimagrire davvero perche la bilancia puo ingannare

La bilancia, infatti, non distingue tra massa grassa, massa muscolare e liquidi corporei. Questo significa che puoi perdere peso… senza realmente dimagrire. Ad esempio, potresti eliminare liquidi o, peggio, ridurre la massa muscolare, che invece è preziosa per la salute e per mantenere attivo il metabolismo. Il vero dimagrimento consiste nella perdita di massa grassa, accompagnata dalla conservazione o incremento della massa magra.

Uno strumento molto utile in questo senso è la BIA – Analisi della Bioimpedenza. Si tratta di un test rapido, non invasivo, che utilizza una leggera corrente elettrica per analizzare la composizione corporea. Ogni tessuto (muscolo, grasso, acqua) ha una diversa resistenza al passaggio della corrente, e grazie a questo principio è possibile ottenere dati molto precisi sulla percentuale di massa grassa, massa magra e idratazione corporea.

Questa analisi è fondamentale per:

  • Monitorare i veri progressi durante un percorso di dimagrimento;
  • Verificare se la perdita di peso sta avvenendo a carico del grasso o della muscolatura;
  • Valutare lo stato di idratazione e la qualità della massa muscolare;
  • Identificare eventuali squilibri nei liquidi corporei, ad esempio in caso di ritenzione.

La composizione corporea ci racconta molto di più del semplice peso e ci permette di costruire un percorso su misura, più efficace e sostenibile.

Un altro aspetto spesso trascurato quando si parla di dimagrimento è il metabolismo basale: cioè la quantità minima di energia che il corpo consuma ogni giorno per svolgere le funzioni vitali (respirare, far circolare il sangue, mantenere la temperatura corporea…).

Conoscere il proprio metabolismo basale è essenziale per:

  • Impostare un piano alimentare corretto e personalizzato;
  • Evitare di seguire diete troppo restrittive che, a lungo andare, rallentano il metabolismo;
  • Capire quante calorie assumere per perdere grasso senza intaccare la massa muscolare.

Esiste un test specifico per misurarlo, chiamato calorimetria indiretta. Si esegue a riposo e misura il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica, fornendo una stima precisa delle calorie bruciate a riposo.

Questo test è utile anche per:

  • Individuare eventuali disfunzioni metaboliche;
  • Monitorare l’efficacia della dieta nel tempo;
  • Adattare in modo dinamico il piano nutrizionale in base ai cambiamenti del corpo.

Molte persone, a un certo punto, iniziano a percepire un plateau nel dimagrimento, nonostante continuino a seguire la dieta e allenarsi. Spesso si parla di “metabolismo bloccato”, ma in realtà si tratta di un rallentamento fisiologico del metabolismo, causato da diversi fattori.

Uno dei principali responsabili è lo stress prolungato – fisico o psicologico – che porta a un aumento cronico del cortisolo, un ormone che:

  • Favorisce la ritenzione idrica;
  • Stimola l’accumulo di grasso, soprattutto viscerale;
  • Può aumentare il senso di fame e la voglia di cibi zuccherati;
  • Influenza negativamente il metabolismo di zuccheri e proteine.

Anche le diete troppo restrittive contribuiscono al rallentamento metabolico: il corpo, percependo una minaccia (la scarsità di cibo), abbassa il consumo energetico per risparmiare energia. Questo si traduce in un metabolismo più lento, meno calorie bruciate, e una maggiore difficoltà a continuare a perdere peso.

È un meccanismo di difesa naturale, ma può diventare un ostacolo se non lo si riconosce e non si agisce in modo adeguato.

Fortunatamente, esistono strategie efficaci per riattivare il metabolismo, interrompere questo circolo vizioso e riprendere un percorso di dimagrimento sano e duraturo. L’obiettivo non è forzare il corpo, ma lavorare in sinergia con esso, rispettandone i bisogni.

Ecco alcune strategie utili:

  • Aumentare la massa muscolare: il muscolo è metabolicamente attivo, più ne hai, più calorie consumi anche a riposo.
  • Allenarsi con varietà e intensità: alternare tipi di allenamento (resistenza, forza, HIIT) stimola il metabolismo e lo mantiene reattivo.
  • Assumere proteine a sufficienza: le proteine aiutano a preservare la massa magra e aumentano la termogenesi alimentare.
  • Gestire lo stress in modo efficace: attraverso tecniche di rilassamento, attività fisica, riposo adeguato.
  • Dormire bene: la qualità del sonno influisce profondamente sull’equilibrio ormonale e sul metabolismo.
  • Evitare diete estreme: mangiare troppo poco è controproducente. Meglio seguire un deficit calorico moderato, adattato al proprio metabolismo.

Conclusione: ascolta il tuo corpo, non solo la bilancia

Il percorso di dimagrimento non è una semplice questione di calorie in entrata e in uscita. È un processo complesso, che coinvolge metabolismo, ormoni, stress, qualità del sonno, idratazione e stile di vita.

Picture of Nutrizionista Giulia Pascucci

Nutrizionista Giulia Pascucci

Credo in un’alimentazione equilibrata, senza rigidità né sensi di colpa. Ogni cibo può avere un posto a tavola, se inserito con consapevolezza. Il mio obiettivo è aiutarti a costruire un rapporto sereno con il cibo, ascoltando i segnali del corpo e adottando abitudini sane, sostenibili e adatte a te. Il benessere nasce dall’equilibrio tra alimentazione, movimento, riposo e gestione dello stress.

Tutti gli articoli

Leggi anche ...

Test e analisi disponibili

Collana Mynutritional