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Cosa sono e come funzionano i termogenici

Come funzionano i termogenici
I termogenici

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  1. Cosa sono e a cosa servono i termogenici?
  2. I termogenici sono efficaci? Ci sono effetti collaterali?
  3. Termogenici senza caffeina
  4. Quando assumere i termogenici?

Il fabbisogno energetico è soggettivo, e, come riporta la WHO (World Health Organization), è rappresentato dall’apporto energetico di origine alimentare necessario a compensare il dispendio energetico di individui che mantengano un livello di attività fisica sufficiente per partecipare attivamente alla vita sociale ed economica e che abbiano dimensione e composizione corporee compatibili con un buono stato di salute.

Il dispendio energetico non è altro che la spesa energetica giornaliera, diversa in ognuno di noi, ed è data dalla somma di:

  • Metabolismo basale: l’energia spesa per mantenere i processi biologici fondamentali (cuore che batte, polmoni che respirano ecc) che, sebbene dipenda dalla massa cellulare attiva del soggetto e dal sesso (maschile o femminile), rappresenta di norma il 60% del dispendio energetico giornaliero.
  • Attività fisica: in media è considerata avere un’incidenza che va dal 15 al 30% del dispendio energetico totale ma può raggiungere anche il 40% di quest’ultimo se siamo davanti a soggetti particolarmente attivi.
  • Termogenesi indotta dalla dieta (TID): questa rappresenta circa il 15% del dispendio energetico e consiste nella produzione di calore in seguito all’ingestione di alimenti.

I processi coinvolti nel TID sono molteplici: si va dall’assorbimento dei nutrienti che incide al massimo fino a un 4% fino alla conversione dei substrati energetici che determina la maggior parte del calore dissipato (conversione del glucosio in glicogeno, del glucosio in grassi e delle proteine in glucosio).

Con l’utilizzo di integratori specifici, definiti termogenici, è possibile incrementare la produzione di calore ovvero aumentare la spesa energetica dell’individuo, infatti, questi vengono spesso abbinati ad una dieta ipocalorica per velocizzare il processo di dimagrimento.

Cosa sono e a cosa servono i termogenici?

I termogenici, anche definiti integratori “brucia grassi” sono integratori alimentari in grado di attivare la termogenina detta anche proteina UCP1 a livello degli adipociti bruni.

Questa proteina disaccoppia la respirazione cellulare dalla produzione di ATP dissipando l’energia sottoforma di calore.

Ciò avviene grazie ai principi attivi contenuti all’interno di questi integratori di origine vegetale che, oltre ad agire sulla termogenina, in taluni casi riescono anche ad attivare i recettori beta adrenergici del tessuto adiposo bianco facendo rilasciare acidi grassi che potranno poi essere utilizzati dagli altri tessuti quali fegato e muscolo.

Analizziamo adesso i termogenici e i loro rispettivi principi attivi

Efedrina: senza dubbio è stato il principio attivo più importante e uno dei primi ad essere stato utilizzato per tale scopo.

Questa è un prodotto di origine naturale isolato dalle parti aeree dell’Efedra. La sua particolarità è che è un’ammina molto simile come struttura chimica all’ammine biogene (noradrenalina e dopamina per esempio).

Ciò le consente di avere un’azione simpatico-mimetica e di attivare la termogenesi.

Per di più riduce il senso della fame avendo un effetto anoressizzante. Ha inoltre un’emivita prolungata e, non venendo metabolizzata rapidamente, rimane in circolo per un buon periodo di tempo.

Purtroppo a tutte queste azioni interessanti si sommano effetti collaterali importanti quali sviluppo di ipertensione, tachicardia, ictus, ansia e tremori.

Oggigiorno non viene più utilizzata come agente dimagrante in virtù del fatto che la Comunità Europea l’ha caratterizzata sostanza dopante dopo un’attenta analisi biochimica.

Metilxantine: sostanze come caffeina e teobromina anche queste in grado di aumentare la termogenesi. Per quanto riguarda la caffeina più che un termogenico possiamo considerarlo un metabolico in quanto, sebbene contribuisca ad aumentare il dispendio di calore, ritrova nell’aumento del metabolismo basale il suo effetto principale.

Le piante che contengono metilxantine sono il tè verde, il matè che contiene 1% di caffeina e il guaranà che contiene tra il 4 e 8% di caffeina. Alcuni studi scientifici hanno valutato l’effetto di formulazioni non standardizzate contenenti matè guaranà e arancio evidenziando, nei soggetti che assumevano tale bevanda un calo ponderale significativo.

Un successivo studio invece ha dimostrato un’efficacia moderata sul peso con l’assunzione di 4 tazze di tè al giorno. Dobbiamo inoltre ricordare che caffeina e teobromina, per quanto abbiano effetti positivi rimangono stimolanti centrali portandosi dietro tutte le complicazioni che ne conseguono se consumati in dosi troppo elevate.

Arancia amara: è originaria dell’India ma cresce anche in Spagna e in Italia (Sicilia). La sua attività è legata alla presenza di sinefrina, anch’essa simile alle ammine biogene, con effetto termogenico e lipolitico.

La molecola di sinefrina è molto comune nei prodotti per perdere peso ma, per il ministero della salute non dobbiamo eccedere il dosaggio di 30 mg al giorno per non avere effetti collaterali cardiovascolari.

Chiudiamo il cerchio nominando altre sostanze alle quali è riconosciuto un effetto termogenico come fucoxantina, caffè verde, vitamina B3, vitamina B5, L-carnitina, tarassaco, ginseng iodio etc.

I termogenici sono efficaci? Ci sono effetti collaterali?

L’efficacia dei termogenici è stata studiata e confermata da molti lavori scientifici; è stato visto che se associati ad una dieta ipocalorica e ipoglucidica e ad un’intensa attività fisica favoriscono il processo di dimagrimento.

Questo significa che sicuramente i termogenici riescono a darci una mano aumentando il nostro consumo energetico giornaliero ma non possiamo prescindere ovviamente dal classico deficit calorico per ottenere la perdita di peso.

Infatti, è stato visto che persone che consumavano termogenici mantenendo un rapporto tra apporto energetico e consumo energetico positivo non erano dimagriti alla fine del periodo dello studio.

Come accennato sopra è poi doveroso sottolineare che possono provocare alcuni effetti collaterali e ne è sconsigliato l’utilizzo in caso di alcune patologie.

Gli effetti collaterali di queste sostanze si registrano più frequentemente a livello cardio-circolatorio e cardio-respiratorio con aumento della frequenza cardiaca, ipertensione, palpitazioni o aritmia e aumento del numero di atti respiratori, inoltre, molte di queste sostanze agiscono sul sistema nervoso e sulla tiroide provocando incrementi dei livelli di cortisolo, glicemia e aumentando il rischio di alterazioni metaboliche.

Non meno importante è il fatto che queste sostanze possono creare dipendenza la quale può manifestarsi con affaticamento, mal di testa, vertigini, sintomi simil-influenzali, depressione e irritabilità.

Riassumendo, nel soggetto che ha assenza di patologie conclamate, i termogenici possono essere un valido aiuto nel processo di dimagrimento. La cosa importante è fare attenzione a non abusarne in quanto, essendo degli stimolanti, in caso di dosi elevate possono portare alla luce effetti avversi spiacevoli.

Si sconsiglia l’assunzione anche a persone particolarmente ansiose e facilmente eccitabili per l’alto contenuto di caffeina. Non pensate di risolvere il problema con l’utilizzo di termogenici privi di caffeina.

Questi, seppur privi di tale molecola contengono principi attivi la cui attività però è analoga a quella della caffeina quindi gli effetti collaterali e l’eccitabilità rimarranno invariati a parità di dose.

Termogenici per addominali scolpiti e per la cellulite?


Questi integratori sono in grado di aumentare il metabolismo e accelerare il processo di dimagrimento ma non esistono integratori specifici per gli addominali o per la cellulite in quanto la loro azione è generale, la localizzazione della perdita di grasso o il miglioramento dell’infiammazione delle gambe può essere raggiunta con un simultaneo utilizzo di integratori, dieta ipocalorica e un mirato esercizio fisico.

Termogenici per addominali scolpiti e per la cellulite

Termogenici senza caffeina


In commercio esistono integratori brucia grassi privi di caffeina preparati con altri principi attivi la cui attività però è analoga a quella della caffeina quindi gli effetti collaterali rimangono essere gli stessi.

Termogenici senza caffeina

Quando assumere i termogenici?


Tuttavia, l’assunzione dei termogenici in seguito alla consultazione di uno specialista, entro le dosi raccomandate e in assenza di determinate patologie è sicura ed efficace, è consigliato assumerli al mattino prima di colazione in modo tale da ottimizzare i risultati, sfruttando la condizione che vede il corpo in con un substrato di glucidi disponibili alquanto ridotto e stimolando la liberazione e l’utilizzo degli acidi grassi presenti negli adipociti.

Prestare attenzione al prenderli prima di un eventuale allenamento (aerobico o anaerobico che sia). I termogenici, anche se di poco, tendono ad aumentare la temperatura corporea.

Se assunti appena prima del work out si tenderà a sudare di più durante la seduta e a perdere più acqua e sali minerali che, in tal caso, dovranno essere opportunamente reintegrati per evitare eventuali carenze.

Per le persone alle quali abbiamo sconsigliato l’assunzione di questi integratori, come soggetti patologici e soggetti facilmente suscettibili agli eccitanti contenuti all’interno dei termogenici, è possibile utilizzare una strategia alternativa sempre in grado di attivare la termogenesi e aumentare la produzione di calore con relativo aumento del dispendio energetico. Questa consiste nell’aumentare nella nostra dieta l’apporto di proteine.

Il TID infatti è diverso a seconda del macronutriente preso in esame: mentre nei carboidrati e nei grassi si arriva al 6-8% per i primi e al 3-4% per i secondi del loro valore calorico la termogenesi indotta dalle proteine è equivalente al 25-30% del loro valore calorico.

Tale fattore è largamente considerato sia nelle diete di mantenimento sia nelle diete per la perdita di peso proprio per il fatto che, aumentando l’assunzione di alimenti proteici, a parità di calorie introdotte, avremo una maggior spesa energetica giornaliera.

Soggetti affetti da problematiche renali e soggetti anziani devono però prendere con le pinze questa soluzione: un eccessivo apporto proteico con una funzionalità renale compromessa porterebbe l’azoto presente nelle proteine a non essere correttamente smaltito con manifestazione di effetti avversi.

Per le persone che non hanno problemi di natura renale non esiste un upper level (livello da apporto da non superare per non avere effetti avversi) ma un upper range dove si sconsiglia di andare oltre il 35% dell’intake totale; le controindicazioni sono relative a:

  • Alterazione della funzionalità renale
  • Aumento dell’escrezione renale di calcio che potrebbe portare alla demineralizzazione ossea anche se questo è un aspetto ancora fortemente dibattuto. Sicuro è che, se si eccede con le proteine e in particolare la carne, ci precludiamo di assumere altri alimenti riducendo quindi lo spettro dei micronutrienti apportabili da quest’ultimi

Il consiglio finale è quindi quello di aumentare l’apporto di alimenti proteici ma di farlo in modo conscio e consapevole affidandosi ad una persona specializzata nel campo della nutrizione (dietologo, nutrizionista, dietista) che saprà valutare correttamente la situazione di partenza e le possibili problematiche di tale approccio.

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