La dieta vegana è una scelta alimentare che si propone di seguire chi rifiuta una dieta completa in cui troviamo una vasta scelta di alimenti, infatti si esclude il consumo di carne, pesce e loro derivati.
Poiché sappiamo che ciascun alimento giova alla nostra salute in quanto apporta dei benefici, cosa succede se la nostra alimentazione è restrittiva?
Sicuramente in questi soggetti si riscontrerà un deficit di calcio, omega-3, vitamina D e vitamina B12.
Il deficit di vitamina B12 che si può evidenziare non è da sottovalutare perché tra i rischi che ne derivano vi è l’insorgenza di anemia perniciosa che può portare in circostanze particolarmente gravi, anche alla morte.
Soprattutto nel caso in cui sono gli anziani ed i bambini a seguire un regime alimentare vegano, bisogna prestare attenzione, poiché è facile riscontrare carenze di ferro e zinco agevolando l’insorgenza di complicanze.
In merito al ferro bisogna precisare che quello contenuto nei vegetali è di difficile assorbimento, ma alcune strategie di abbinamento con gli altri alimenti ne fanno aumentare la biodisponibilità.
Possiamo riportare a titolo di esempio il consumo congiunto di cibi contenenti ferro con la frutta quale il kiwi fonte di vitamina C.
Allo stesso tempo si sconsiglia di consumare contemporaneamente cibi contenenti ferro con alimenti che sono fonte di calcio oppure con il vino rosso contenente i tannini.
Inoltre è di primaria importanza fare un uso adeguato e regolare di frutta secca o semi di varia tipologia in quanto fonti di ferro e zinco.
In alternativa si può migliorare la situazione apportando supplementazioni dall’esterno.
Infattii vegani molto spesso fanno uso di integratori a base di DHA poiché hanno frequenti carenze di EPA e DHA.
In compenso però questa dieta fornisce numerosi vantaggi:
Infatti l’assenza di carne rivela una riduzione del contenuto di colesterolo e gli antiossidanti contenuti abbondantemente nella verdura e nella frutta riducono l’incidenza di cancro.
Si denota anche una minore presenza di obesità e diabete in questi soggetti.
L’alimentazione dei vegani abbondante nell’uso di frutta, verdura e fibra apporta minori rischi di patologie per il tratto gastrointestinale e favorisce la proliferazione di un ottimo microbiota intestinale.