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Colazione dolce o salata: tra tradizione e varietà

Colazione dolce o salata

Origini della colazione

La colazione, termine usato per descrivere “il pasto del mattino” ,esisteva già nell’antico
Egitto dove i contadini consumavano birra,pane e cipolle prima di recarsi nei campi.

Anche nell’antica Grecia ,come ci menziona Omero in letteratura, si parlava di “ariston” cioè “
pasto consumato non molto tempo dopo l’alba”.

Testimonianze su ciò che i nostri antenati consumavano per colazione le abbiamo già a
partire dal periodo Classico, V secolo a.C, dove si parlava di pane d’orzo intinto nel vino
accompagnato talvolta con fichi e olive oppure di frittelle di farina o pasta di farro.

Parallelamente, la colazione degli antichi romani era composta da cibi avanzati dalla sera
precedente come pane, formaggio, olive, insalata, noci, uvetta e salumi, il tutto
accompagnato con il “mulsum” , una miscela di spezie aromatiche, vino e miele.

I soldati, invece, consumavano una sorta di porridge fatto con farine povere quali farro e orzo
arrostito che poi veniva pestato e cotto in un calderone d’acqua.

Nel Medioevo ,invece, la colazione non era considerata un pasto necessario e importante,
addirittura era oggetto di critiche teologiche, ritenendo un peccato di gola quello di
mangiare troppo presto al mattino.

La colazione era tuttavia riservata solo ai bambini, agli anziani , ai malati e ai lavoratori; fare colazione significava “essere poveri” e necessitare
dunque di questo pasto per sostenere il lavoro mattutino, quindi gli uomini spesso si
vergognavano di fare colazione.

Soltanto dal 15° secolo la colazione iniziava ad essere considerata una pratica comune
nell’Europa occidentale, anche da parte dei nobili.

La colazione dei nostri nonni

Facendo un salto nella prima metà del 20° secolo, dunque in tempo di guerra, la colazione
tipica dei soldati era composta da una mela fresca, un po’ di castagne o fichi secchi, una
manciata di mandorle, noci, nocciole o formaggio e qualche sardina.

In aggiunta a questo dal 1917, in seguito alla sconfitta di Caporetto, i soldati iniziarono a ricevere anche una dose di 8 grammi di caffè ogni mattina, perché si era ormai diffusa la fama del caffè come bevanda rinvigorente.

Negli anni ‘50-’60, ormai anni successivi alle guerre mondiali e vicini al boom economico,
la colazione tipica dei contadini era pane raffermo, polenta, un tocchetto di aringa, una
fettina di salame, un pezzetto di formaggio e quel che restava della zuppa del giorno
precedente.

Nelle colazioni dei nostri nonni non poteva inoltre mancare il latte di mucca o di capra appena munto nel quale inzuppavano il pane.

La colazione era solitamente consumata dopo alcune ore di lavoro, a metà mattina, dopo aver pulito il bestiame e prima di partire per il lavoro nei campi.

La vera colazione “mediterranea” come la intendiamo oggi nasce negli anni ‘60 , anni in
cui la rivoluzione industriale permette che le nostre tavole siano invase da prodotti da
forno confezionati come fette biscottate, biscotti, croissant, merendine confezionate.

Negli anni ‘70 compare anche lo yogurt : all’inizio come prodotto di nicchia e poi come prodotto
disponibili a tutti e con gusti sempre più diversificati.

Negli anni ‘80 con la nascita della globalizzazione si ha la distribuzione in tutti i paesi dei “cornflakes”: prodotti tipicamente americani che iniziano diffondersi in tutto il mondo e in varie varianti con l’intento di renderli prodotti più salutistici realizzandoli con crusca, avena, fibre e muesli.

Ad ogni nazione la sua colazione

Ad oggi esistono principalmente 2 tipologie di colazioni:

  • quella “Continental” tipica del continente europeo e caratterizzata da tè, caffè, latte,
    biscotti, torte, pane e marmellata, croissant , frutta e succhi di frutta;
  • quella “International” tipica del mondo anglosassone caratterizzata da uova,
    omelette, salsicce, fagioli, formaggi, bacon, affettati misti.

In realtà la varietà di colazioni che caratterizza il mondo odierno è molto più vasta e molto
più specifica per ogni nazione; ecco alcuni esempi:

  1. In Germania si tende a consumare caffè e latte con pane e prosciutto,
  2. In Austria caffè e latte con pane e marmellata,
  3. In Francia caffè con baguette imburrata e una croissant dolce,
  4. In Italia il classico caffè con pasta dolce,
  5. In Spagna caffè con latte, succo d’arancia e un toast con olio e pomodoro, tipici
    anche i churros,
  6. In Svizzera latte macchiato con muesli,
  7. Nel Regno Unito abbiamo la cosiddetta “full breakfast” ricca di salsicce, uova ,
    pomodoro, funghi fritti, pane tostato con burro e fagioli,
  8. In Grecia caffè freddo con pasta salata al formaggio (feta greca) o con gli spinaci,
  9. In Russia è tipico il porridge con farina di avena , tè, pane e burro.

Di tutt’altro sapore è la colazione orientale dove il protagonista è senza dubbio il riso,
accompagnato a pesce, uova, funghi e zuppe di miso.

Tipico dell’India è il “pane chapati” un pane privo di glutine, realizzato con farina di riso integrale, acqua, sale e olio.

Colazione dolce o salata?

Colazione dolce o salata

In Italia tendiamo a preferire una colazione dolce, mentre in altri paesi si predilige una
colazione salata. Ma quali sono le differenze in termini di valore nutrizionale?

Sarebbe superfluo affermare che entrambe hanno dei pro e dei contro: la colazione salata
generalmente è più ricca di proteine , ma anche di grassi saturi, colesterolo e sale.

Per questo motivo dobbiamo preferire formaggi magri, affettati magri e possibilmente freschi e,
se si aggiungono anche le uova, preferire cotture semplici senza grassi aggiunti e con
poco olio extravergine di oliva.

La raccomandazione importante per chi ama consumare una colazione salata è tenere
conto che uova , formaggi e affettati vanno consumati massimo 2 volte a settimana, quindi
questi alimenti, se consumati a colazione, non devono essere riproposti durante il pranzo
o la cena.

Se si sceglie una colazione dolce la nostra attenzione deve essere rivolta ad evitare o
limitare l’assunzione di zuccheri raffinati quindi limitare prodotti confezionati come
merendine, biscotti o succhi di frutta e prediligere dolci fatti in casa, marmellate senza
zucchero e spremute preparate in casa da frutta fresca.

In quest’ottica è importante la lettura dell’etichetta per capire quali e quanti sono gli zuccheri nascosti negli alimenti da forno confezionati , ricchi oltretutto di additivi.

Proposte di colazioni per tutti i gusti

Il documento sulla prima colazione firmato da SINU e SISA ha elaborato delle proposte
per una colazione “classica”, ma allo stesso tempo varia ed equilibrata che soddisfi i gusti
di tutti:

  1.  250 ml di latte parzialmente scremato, 5 gr di cacao amaro in polvere, 40 gr di
    frollini oppure un muffin fatto in casa oppure 40 gr di cornflakes integrali , un frutto
    come una una mela
  2.  125 ml di latte (un bicchiere), 1 vasetto di yogurt da latte intero, un frutto, una fetta
    di ciambellone
  3. 2 crepes, 2 yogurt da latte intero , frutta fresca (es. banana o frutti di bosco)
    insaporita da cannella in polvere
  4. 250 ml di latte parzialmente scremato , caffè non zuccherato, 80 gr di pane o 30 gr
    di fette biscottate integrali e 30 gr di crema spalmabile o 20 gr di marmellata
  5. 250 ml di latte intero, caffè non zuccherato, 50 gr di pane integrale, 60 gr di uova
    strapazzate con 3 gr di olio evo, una spremuta di arancia
  6. 250 ml di latte di soia, 30 gr di fiocchi di avena, 20 gr di frutta a guscio e un frutto
    fresco
  7. 60 gr di pancake realizzati con solo albume, farciti con 20 gr di marmellata , 30 gr di
    frutta secca, tè o caffè.
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