La dismorfofobia, o disturbo da dismorfismo corporeo, è un disturbo dell’immagine corporea che porta a sviluppare pensieri ricorrenti di inadeguatezza e insoddisfazione nei confronti di una o più parti del proprio corpo.
Chi ne soffre, vede imperfezioni che agli occhi degli altri sono inesistenti, o le percepisce in modo esagerato, tentando di mascherarle e correggerle, con una dieta ferrea, un’attività fisica sfrenata o addirittura ricorrendo alla chirurgia estetica.
È caratterizzata da continui e ossessivi check fisici allo specchio, con una focalizzazione morbosa su quei “difetti” percepiti come inaccettabili, ovviamente enfatizzati dalla loro continua osservazione, dalla richiesta di pareri e conferme altrui, dal continuo e frustrante confronto con i corpi degli altri.
Le conseguenze di tale disturbo possono essere lo sviluppo di ansia e sintomi depressivi, di un disturbo del comportamento alimentare, l’isolamento sociale.
Sono particolarmente a rischio di sviluppare la dismorfofobia persone con bassi livelli di autostima e adolescenti, sempre più esposti, a causa dei social, alla visione e venerazione di modelli corporei irraggiungibili e molto spesso “falsati” da filtri e programmi appositi.
La soluzione per questo tipo di disturbo non è sminuire o cercare di convincere che ne soffre che le sue convinzioni non sono reali, ma ascoltare e mostrare attenzione e comprensione, e in molti casi la soluzione migliore è quella di intraprendere un percorso di psicoterapia prima che il problema si cronicizzi o peggiori.