Ormai sappiamo che il cibo è una cosa seria e quando si parla di bambini assume un significato ancora più importante.
Imparare a mangiare bene è necessario, i bambini fino ai 4 anni solitamente mangiano poca verdura e cibi non troppo nutrienti che invece sarebbero utili per la crescita e per aumentare le difese immunitarie.
Un’alimentazione corretta, come sappiamo, è fondamentale nel trattamento e nella prevenzione di molte malattie e disordini alimentari come il sovrappeso.
Bambini che hanno un peso superiore a quello previsto per la loro età, possono subire conseguenze dirette sulla salute fisica, psicologica e sociale, rappresentando oltretutto un rischio per l’insorgenza di gravi patologie nell’età adulta.
Appare quindi rilevante che vi sia un’educazione alimentare già nei primissimi anni di vita alla quale i genitori possono contribuire.
Alcune ricerche infatti sostengono che lo stile e l’atteggiamento dei genitori nei confronti del cibo condizionino le abitudini alimentari dei figli: fin dai primi tempi, il modo in cui il genitore parla del cibo, lo cucina e lo gestisce influisce sullo sviluppo di abitudini alimentari sane da parte del bambino.
Questi ultimi infatti osservano e imitano i genitori e li prendono come esempio.
Spesso però le mamme sentono di essere ansiose e timorose nel proporre un regime alimentare equilibrato e allo stesso tempo allettante ai propri figli.
La chiave del divertimento è fondamentale per far “accettare” anche i cibi meno amati e mai assaggiati dai più piccoli: magari avvicinarsi a questi alimenti con qualche “gioco” o condividendone la preparazione, può renderne più piacevole anche il gusto.
Inoltre, mentre si prepara da mangiare il piccolo può comunicare più facilmente, raccontarsi o descrivere i suoi pensieri.
Possiamo insegnare ai nostri bambini che mangiare in modo sano non vuol dire mangiare e accontentarsi di piatti poco gustosi ma che il sapore e il gusto del cibo dipendono dagli ingredienti che utilizziamo e dal modo in cui sappiamo combinarli.
Per aiutare i piccoli ad avvicinarsi a nuovi alimenti potrebbe essere utile fare esperienza con sapori diversi, ampliare le esperienze sensoriali mostrando loro piatti differenti e giocando coi colori e l’aspetto del cibo.
A volte basta anche solo farsi aiutare per apparecchiare la tavola oppure andare insieme al mercato che con la sua varietà di colori e stimoli, può essere più attraente rispetto al supermercato.
Perciò coinvolgere i più piccoli nella preparazione dei pasti è un’abitudine che può fare la differenza per migliorare lo stile di vita alimentare e per fare prevenzione in maniera efficace, evitando problemi di sovrappeso precoce e obesità.
Psicoterapeuta Valentina Falsini
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