La menopausa è una condizione fisiologica caratterizzata dalla cessazione del ciclo mestruale, causata dalla
perdita della funzione ovarica. Viene diagnosticata in seguito a 12 mesi consecutivi di amenorrea (assenza
del ciclo mestruale).
La menopausa non è un evento improvviso ma si articola lungo alcuni anni. In questa fase, la donna
presenta una serie di progressive modificazioni dell’assetto clinico e ormonale.

È un periodo caratterizzato da segni, sintomi e complicanze che impattano in maniera negativa la vita della
donna e possono associarsi a complicanze già presenti incrementando il rischio di eventi avversi.
In questa fase della vita della donna si presentano sintomi vasomotori, come le vampate di calore, disturbi dell’umore e
ansia, disturbi del sonno, cambiamenti cutanei, emicrania, pancia gonfia, aumento di peso e numerosi altri eventi.
Tutte queste manifestazioni sono molto variabili nelle donne, in termini sia di prevalenza che di intensità: non tutte le donne vanno incontro agli stessi sintomi, segni e complicanze.
Un problema riportato da molte donne è quello della pancia gonfia, spesso associato a crampi, distensione dello stomaco, stipsi, nausea, eccessiva flatulenza.
Si possono individuare diverse cause di pancia gonfia:
- Le fluttuazioni ormonali di estrogeni e progesterone causano aumento della ritenzione dei gas e dei liquidi,
implicati nell’aumento del volume dell’addome. - Le alterazioni ormonali sono associate a disbiosi, ovvero un’alterazione della flora batterica intestinale. Numerosi
studi hanno dimostrato come la disbiosi sia associata a numerosi eventi spiacevoli, tra cui il
gonfiore addominale. - La menopausa si associa fisiologicamente a un rallentamento della motilità intestinale, che già di
per sé è accompagnato da sensazione di gonfiore. Se a questo si aggiunge un’alimentazione ricca di
zuccheri semplici si ha un aumento della produzione di gas a livello del colon e conseguente
flatulenza. Se non si interviene correggendo lo stile di vita la disbiosi può peggiorare. - Gli estrogeni sono coinvolti nella produzione di bile, la quale è fondamentale per l’assorbimento dei
grassi, ha un effetto emulsionante sulle feci e garantisce la regolarità intestinale. Con il calo degli
estrogeni, in menopausa si ha una diminuzione della produzione della bile: le feci si accumulano
nel colon e favoriscono i processi di fermentazione con produzione di gas.
Inoltre, la riduzione della bile fa sì che la digestione dei grassi sia più difficoltosa e lunga. - Come già detto, la motilità intestinale è rallentata: pasti ricchi di zuccheri semplici e grassi
richiederanno una digestione più lunga, con conseguente sensazione di gonfiore. - Anche la modalità con la quale ci si alimenta è importante. Non bisogna mangiare velocemente:
questo porta a ingurgitare aria, coinvolta nel gonfiore, e a masticare male. Se il cibo arriva poco
sminuzzato nello stomaco sarà necessario maggior tempo per la digestione. - La riduzione della motilità intestinale si traduce spesso in stipsi, condizione di cui molte donne sono
affette anche prima della menopausa. Una buona idratazione e la regolare attività fisica sono buoni
alleati contro la stipsi: bere tanta acqua e mantenersi in forma! Esistono, inoltre, esercizi specifici
per mantenere tonica la muscolatura addominale, il cui rilassamento è coinvolto nel gonfiore.

Quindi, alcune di queste cause sono eventi fisiologici difficili da contrastare, ma intervenire migliorando il
proprio stile di vita, impostando un’alimentazione sana ed equilibrata, una buona idratazione e un’attività
fisica regolare, può aiutare a combattere il fastidio della pancia gonfia.